Il nostro non è un oratorio ideale,
ma abbiamo un ideale di oratorio.
Pubblichiamo per esteso la lettera che il padre assistente dell'oratorio, p. Giuseppe Bonardi TOR, ha consegnato a tutti coloro che hanno partecipato all'ASSEMBLEA DELL'ORATORIO che si è tenuta venerdì 4 settembre, con lo scopo di programmare l'anno oratoriano 2009-2010
Carissimi tutti vi ringrazio che come ogni settembre siete venuti a questo primo incontro aperto a tutti coloro che vogliono bene al nostro oratorio e ai nostri ragazzi. Negli incontri precedenti ho avuto modo di parlare con voi della mia visione di oratorio. Dopo due anni cosa debbo dire: non un oratorio ideale, ma un ideale di oratorio come sempre abbiamo insieme sognato ed auspicato. Questo momento carissimi tutti lo sento bello, positivo, fecondo per me e per il nostro Oratorio.
In questi due anni in Oratorio mi sono accorto che "si sta movendo qualcosa" di importante, qualcosa che era davvero necessario, qualcosa di realmente fecondo e promettente; qualcosa che mi rende felice, sereno, fiducioso e mi dona una grande gioia.
"Se ne sta parlando", "ne stiamo parlando".
Gestire, promuovere, tenere vivo, rendere attraente ed educativo un oratorio oggi è una sfida grande, bella, ma anche molto difficile e complessa, con difficoltà inedite.
Sono evidentemente passati "i tempi d'oro" degli Oratori, quelli che ricordiamo tutti bene con nostalgia, quando eravamo bambini e ragazzi; le dinamiche sociali e culturali, psicologiche e personali attuali dipingono e rendicontano una linea di tendenza problematica e di non facile comprensione e soluzione. Eppure, anche da noi ai Santi Patroni in Milano c'è tanta gente che vuole ancora molto bene al suo Oratorio, che lo aiuta, che lo stima; vi investe aspettative e ha voglia di collaborare e dare il suo contributo perché possa essere ancora per molti ragazzi, adolescenti e giovani una "casa e una scuola" di crescita umana e cristiana bella, importante, significativa. Da noi ai Santi Patroni l'Oratorio deve essere ancora in città un punto di riferimento: importante, originale e prezioso, per molti. "Ne stiamo parlando".
Nello scarto tra l'ideale e il reale si snodano anche per noi come per tutti i sentieri quotidiani dell'impegno nel presente. C'è infatti un solo modo per costruire un futuro migliore: coniugare al presente i verbi dell'impegno!
Non siamo uomini ideali, ma abbiamo un ideale di uomo.
Non siamo giovani ideali, ma abbiamo un ideale di giovane.
Non siamo famiglie ideali, ma abbiamo un ideale di famiglia.
Non siamo educatori ideali, ma abbiamo un ideale di educatore.
Non sono un frate ideale, ma ho un ideale di frate
Il nostro non è un oratorio ideale, ma abbiamo un ideale di oratorio.
Le nostre non sono vite ideali, ma abbiamo un ideale di vita: quello del Vangelo, di Gesù!
Rileggendo con onesta serenità lo stato attuale della situazione del nostro oratorio, nelle sue luci positive e nelle sue ombre problematiche, rileggo in tutti voi e nuovamente in tanti "una voglia" di fare; come sempre in voi confido per raggiungere sempre obiettivi concreti e dei "passi" da fare insieme; ancora una volta in questa sede ci raccomandiamo l'un l'altro la cura di un clima sereno, fraterno, rispettoso, positivo, costruttivo e propositivo. "Ne stiamo parlando".
In continuità con il metodo profetico e simbolico di cui ebbi modo di parlare nell'incontro dell'anno scorso mi sono messo in umile, sereno, disponibile, convinto ascolto di tutti voi animatori, educatori-catechisti, corresponsabili, operatori in qualsiasi settore in Oratorio. In ascolto delle vostre proposte delle vostre esigenze, delle vostre richieste incontrandovi anche in cortile uno per uno e poi nelle riunioni regolari di programmazione, verifica o di équipe del consiglio di oratorio Stiamo cercando di continuare a "costruire insieme" il progetto Oratorio. "Ne stiamo parlando".
Queste in particolare, ad oggi, le priorità che abbiamo insieme scelto e che sono diventate da subito passi concreti di impegno comune.
1. curare molto le relazioni e i rapporti personali: tra ragazzi, tra ragazzi e adulti, tra ragazzi e frate. In questo anno ho così scelto di dedicare del tempo ai colloqui personali, dedicando a ciascuno un tempo disteso di incontro, dialogo, confronto personale, sempre per chi lo desidera.
2. riprecisare l'elenco degli animatori: si è lavorato per colmare vuoti, rimpolpare le fila, rimotivare le scelte di servizio tra i piccoli, verificare la reale presenza degli animatori, coordinare e precisare meglio gli impegni richiesti dall'oratorio ai giovani, il grest sia a milano che in montagna è stato un successo lo vorrei ripetere sempre con lo stesso entusiasmo anche da parte vostra.
3. la formazione dei giovani: accanto alle molte e ricche proposte predisposte e offerte dalla pastorale giovanile decanale, garantire regolarmente anche occasioni nostre, interne, parrocchiali, di formazione dei giovani; in particolare è la proposta dell'itinerario formativo della nostra provincia francescana del TOR nota come pastorale giovanile che ormai come di tradizione ha qui da noi un momento forte e significativo.
4. l'animazione dell'Oratorio in particolari momenti forti come l'apertura e la chiusura: introducendo tornei, il giocone tutti insieme e vorrei lanciare la proposta delle domeniche insieme, curare maggiormente l'organizzazione ordinaria di tutte le domeniche pomeriggio, cercando di attirare maggiormente ragazzi e ragazze e di accoglierli al loro arrivo facendoli sentire a casa propria.
5. Il Consiglio dell'Oratorio: Il Consiglio dell'Oratorio è strumento di corresponsabilità allargata nella gestione di tutta la vita oratoriana e delle sue proposte. E' una proposta delicata, importante sulla quale riflettere, confrontarsi, dialogare, provare, osare...
Su ciascuna di queste priorità siamo tutti invitati a lavorare concretamente e si dovrà concentrare attenzione e impegno in modo particolare in questo anno del giubileo della nostra parrocchia. Con gradualità, pazienza, tenacia; nella logica del passo dopo passo.
Come sacerdote direttore responsabile di questo oratorio affido tutto alla Grazia del Signore, ne parlo soprattutto con Lui, a Lui: nella preghiera di ogni giorno "faccio passare" i volti, i nomi di ciascuno, soprattutto dei "miei" giovani animatori e dei meno giovani assidui collaboratori.
Confidandovi questo nostro momento importante della vita oratoriana, racconto ed affido anche a tutti voi questi "nomi", chiedendovi per favore il regalo di PREGARE PER QUESTI NOSTRI GIOVANI e meno giovani animatori, educatori, corresponsabili e coolaboratori della vita oratoriana. Della forza di questa vostra preghiera ho, hanno, abbiamo davvero bisogno. Pregate anche voi con noi e per noi. "Parlatene al Signore". Da oggi possiamo contare su questa Forza in più e ripartire con entusiasmo. Grazie. Vostro sempre in Cristo
In questi due anni in Oratorio mi sono accorto che "si sta movendo qualcosa" di importante, qualcosa che era davvero necessario, qualcosa di realmente fecondo e promettente; qualcosa che mi rende felice, sereno, fiducioso e mi dona una grande gioia.
"Se ne sta parlando", "ne stiamo parlando".
Gestire, promuovere, tenere vivo, rendere attraente ed educativo un oratorio oggi è una sfida grande, bella, ma anche molto difficile e complessa, con difficoltà inedite.
Sono evidentemente passati "i tempi d'oro" degli Oratori, quelli che ricordiamo tutti bene con nostalgia, quando eravamo bambini e ragazzi; le dinamiche sociali e culturali, psicologiche e personali attuali dipingono e rendicontano una linea di tendenza problematica e di non facile comprensione e soluzione. Eppure, anche da noi ai Santi Patroni in Milano c'è tanta gente che vuole ancora molto bene al suo Oratorio, che lo aiuta, che lo stima; vi investe aspettative e ha voglia di collaborare e dare il suo contributo perché possa essere ancora per molti ragazzi, adolescenti e giovani una "casa e una scuola" di crescita umana e cristiana bella, importante, significativa. Da noi ai Santi Patroni l'Oratorio deve essere ancora in città un punto di riferimento: importante, originale e prezioso, per molti. "Ne stiamo parlando".
Nello scarto tra l'ideale e il reale si snodano anche per noi come per tutti i sentieri quotidiani dell'impegno nel presente. C'è infatti un solo modo per costruire un futuro migliore: coniugare al presente i verbi dell'impegno!
Non siamo uomini ideali, ma abbiamo un ideale di uomo.
Non siamo giovani ideali, ma abbiamo un ideale di giovane.
Non siamo famiglie ideali, ma abbiamo un ideale di famiglia.
Non siamo educatori ideali, ma abbiamo un ideale di educatore.
Non sono un frate ideale, ma ho un ideale di frate
Il nostro non è un oratorio ideale, ma abbiamo un ideale di oratorio.
Le nostre non sono vite ideali, ma abbiamo un ideale di vita: quello del Vangelo, di Gesù!
Rileggendo con onesta serenità lo stato attuale della situazione del nostro oratorio, nelle sue luci positive e nelle sue ombre problematiche, rileggo in tutti voi e nuovamente in tanti "una voglia" di fare; come sempre in voi confido per raggiungere sempre obiettivi concreti e dei "passi" da fare insieme; ancora una volta in questa sede ci raccomandiamo l'un l'altro la cura di un clima sereno, fraterno, rispettoso, positivo, costruttivo e propositivo. "Ne stiamo parlando".
In continuità con il metodo profetico e simbolico di cui ebbi modo di parlare nell'incontro dell'anno scorso mi sono messo in umile, sereno, disponibile, convinto ascolto di tutti voi animatori, educatori-catechisti, corresponsabili, operatori in qualsiasi settore in Oratorio. In ascolto delle vostre proposte delle vostre esigenze, delle vostre richieste incontrandovi anche in cortile uno per uno e poi nelle riunioni regolari di programmazione, verifica o di équipe del consiglio di oratorio Stiamo cercando di continuare a "costruire insieme" il progetto Oratorio. "Ne stiamo parlando".
Queste in particolare, ad oggi, le priorità che abbiamo insieme scelto e che sono diventate da subito passi concreti di impegno comune.
1. curare molto le relazioni e i rapporti personali: tra ragazzi, tra ragazzi e adulti, tra ragazzi e frate. In questo anno ho così scelto di dedicare del tempo ai colloqui personali, dedicando a ciascuno un tempo disteso di incontro, dialogo, confronto personale, sempre per chi lo desidera.
2. riprecisare l'elenco degli animatori: si è lavorato per colmare vuoti, rimpolpare le fila, rimotivare le scelte di servizio tra i piccoli, verificare la reale presenza degli animatori, coordinare e precisare meglio gli impegni richiesti dall'oratorio ai giovani, il grest sia a milano che in montagna è stato un successo lo vorrei ripetere sempre con lo stesso entusiasmo anche da parte vostra.
3. la formazione dei giovani: accanto alle molte e ricche proposte predisposte e offerte dalla pastorale giovanile decanale, garantire regolarmente anche occasioni nostre, interne, parrocchiali, di formazione dei giovani; in particolare è la proposta dell'itinerario formativo della nostra provincia francescana del TOR nota come pastorale giovanile che ormai come di tradizione ha qui da noi un momento forte e significativo.
4. l'animazione dell'Oratorio in particolari momenti forti come l'apertura e la chiusura: introducendo tornei, il giocone tutti insieme e vorrei lanciare la proposta delle domeniche insieme, curare maggiormente l'organizzazione ordinaria di tutte le domeniche pomeriggio, cercando di attirare maggiormente ragazzi e ragazze e di accoglierli al loro arrivo facendoli sentire a casa propria.
5. Il Consiglio dell'Oratorio: Il Consiglio dell'Oratorio è strumento di corresponsabilità allargata nella gestione di tutta la vita oratoriana e delle sue proposte. E' una proposta delicata, importante sulla quale riflettere, confrontarsi, dialogare, provare, osare...
Su ciascuna di queste priorità siamo tutti invitati a lavorare concretamente e si dovrà concentrare attenzione e impegno in modo particolare in questo anno del giubileo della nostra parrocchia. Con gradualità, pazienza, tenacia; nella logica del passo dopo passo.
Come sacerdote direttore responsabile di questo oratorio affido tutto alla Grazia del Signore, ne parlo soprattutto con Lui, a Lui: nella preghiera di ogni giorno "faccio passare" i volti, i nomi di ciascuno, soprattutto dei "miei" giovani animatori e dei meno giovani assidui collaboratori.
Confidandovi questo nostro momento importante della vita oratoriana, racconto ed affido anche a tutti voi questi "nomi", chiedendovi per favore il regalo di PREGARE PER QUESTI NOSTRI GIOVANI e meno giovani animatori, educatori, corresponsabili e coolaboratori della vita oratoriana. Della forza di questa vostra preghiera ho, hanno, abbiamo davvero bisogno. Pregate anche voi con noi e per noi. "Parlatene al Signore". Da oggi possiamo contare su questa Forza in più e ripartire con entusiasmo. Grazie. Vostro sempre in Cristo
Vostro sempre in Cristo,
P. Giuseppe Bonardi TOR