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Storia della Parrocchia

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Nel 1960 l'Arcivescovo di Milano Cardinale Montini (il futuro Papa Paolo VI ), volle che i padri francescani del Terzo Ordine Regolare ritornassero nella metropoli lombarda da dove furono costretti a partire per le soppressioni austriache del 1780 e affidò loro l'erezione della parrocchia dei Santi Patroni d'Italia, nel costruendo quartiere Arzaga.

In Milano, tre sono stati, nel corso dei secoli, i domicili storicamente accertati del T.O.R.:

  1. Santi Faustino e Giovita all'Ortica

  2. Santa Maria del Paradiso

  3. San Barnaba in Gratosoglio

27 Luglio 1959

Dopo un intenso scambio epistolare tra la Curia Generalizia del Terz'Ordine e la Diocesi di Milano, finalmente ci viene assegnata la Parrocchia al quartiere Arzaga nel cui perimetro stanno crescendo folti gruppi di case.

7 ottobre 1959

P.Giovanni Della Vecchia e P.Egidio Porfiri, vengono a risiedere a Milano, ospiti della squisita carità dei PP. Cappuccini di piazza Velasquez, fraternamente accolti dal grande cuore del P. Guardiano, P. Guido da Curnasco.

27 marzo 1960 

Mons. Oldani visita la baracca in costruzione, dono della società Edison.

3 aprile 1960

Dalle mani del P.Provinciale, P.Andreozzi, scende per la prima volta nell'umile Chiesina Gesù Eucaristia. Egli sarà il cuore e la vita della nuova famiglia Parrocchiale.

2 giugno 1960

Con decreto di S.Em. il Cardinale Montini, nasce la Parrocchia dei Santi Patroni d'Italia: S.Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena. E' eletto Parroco il M.R.P. Giovanni Della Vecchia, il quale riceve la grande notizia mentre si trova in Assisi per celebrare il XXV del suo sacerdozio.

17 luglio 1960 -

Il Cardinale Montini inaugura l'attività della nostra nuova Parrocchia celebrando la S.Messa nella Cappella, circondato da una grande moltitudine di popolo riconoscente.Non l'ha accolto un tempio maestoso ma un'umile capanna di legno.

4 ottobre 1960

Nasce l'Oratorio, le cui attività, da quelle catechistico-morali a quelle sportivo-ricreative, devono svolgersi in un'unica sala della baracca che misura 28 metri quadri.

15 gennaio 1961

In seno alla Parrocchia viene giuridicamente costituita l'Azione Cattolica a cui fa subito seguito la S.Vincenzo femminile.

1 maggio 1961

E' una giornata di vera e profonda commozione per molti, moltissimi e cioè tutti coloro che assistono per la prima volta, nella baracca, alla Prima Comunione e Santa Cresima dei 90 bambini e bambine.

LE TAPPE

natale 1964, addio vecchia baracca!

La Chiesa lascia la baracca per trasferirsi, ancora provvisoriamente, nel salone seminterrato destinato a luogo di refezione per il pensionato.

La nuova Chiesa viene benedetta alle ore 17,45 del 24 dicembre 1964.

Nostalgia e rimpianto, ricordi ancora vivi per un'intensa parentesi di vita vissuta,

non sono semplice stantio senso di romanticismo.

In tutti infatti, silenzioso e prepotente insieme, un dolore profondo, una stretta al cuore per il distacco dall'umile e pur tanto simpatica baracca di legno.

La cronaca tocca i confini della storia recente, si confonde con essa, con gli affetti, entra nei ricordi restando però limpida comepura acqua sorgiva.

Su tutto, la pace e la poesia

della vicina "cascina Arzaga".

La Chiesa non è ancora su, bisognerà aspettare fino al 9 giugno 1965 quando 

Papa Paolo VI

benedirà la prima pietra del nuovo Tempio.

Ci aspetta un traguardo arduo, che ci vedrà impegnati fino a quando sulla cima appuntita inserita nel cielo non sarà collocato il simbolo della passione di Cristo:

la Croce.

Una porzione di cuore resterà però con te lignea baracca.

Sulle tue strutture rose dal tarlo, filtrate dal freddo e dal vento,

è brillato il blasone più puro, più sacro, più alto che l'uomo conosca: quello del Tempio di Dio.

 

Addio vecchia baracca!

Contributo T.O.R

Questo contributo vuole testimoniare

il segno lasciato

dai Frati del Terzo Ordine Religioso

alla Comunità della Parrocchia Santi Patroni d'Italia.


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La Chiesa

La bellissima chiesa dei Santi Patroni d'Italia, opera dell'architetto milanese A.Vincenti, è a forma di tenda con cuspide piramidale, (guglia campanile alta 45 metri), contenente sei campane in verticale - il significato della forma di tenda è da ricercarsi nella traduzione letterale di Gv 1,14: "e pose la sua tenda in mezzo a noi"-.

A causa dell'esiguità dell'area, l'edificio preceduto da un pronao a pensilina, risulta addossata a quello che accoglieva le opere parrocchiali: il pensionato Oasi San Francesco che funzionava come "fraterna accoglienza" per tutte quelle persone costrette a recarsi a Milano per cure mediche, per per motivi di studio o di lavoro. 

L'interno della chiesa, con muri perimetrali bassi e larga copertura a falde, richiama gli elementi a spicchi di una tenda; la luce proviene da tagli verticali nei muri perimetrali e da una ampia vetratura nella torre campanaria a sezione triangolare posta sopra all'altare. Da notare il pregevole effetto ottico prodotto dalle due colonne che insieme alle travi di sostegno del campanile formano la lettera "M", iniziale del nome di Maria.

Le vetrate raffiguranti il "Cantico delle creature" sono di Nicola Sebastio.

Il Cristo pensile sopra l'altare, così come la Via Crucis, sono opera di Italo Costantini.

L'altare, opera di Renato Valcavi, ha la base in rame sbalzato, raffigurante i più importanti tra i Santi cristiani. 

Alle spalle dell'Altare maggiore vi è un pregevole mosaico, creato da Giuseppe Valerio, con incastonato il tabernacolo. 

Ai due lati del tabernacolo vi sono rappresentate le figure di San Francesco e Santa Caterina, accompagnati dagli Angeli Custodi. 

Annesso alla chiesa si trova il battistero, con l'acqua che piove dall'alto - quasi sgorgando dalla pietra che lo sovrasta è in sette zampilli che simboleggiano i doni dello Spirito Santo.

 

La cappella della chiesa dei Santi Patroni d'Italia, oltre ad ospitare la tomba del primo parroco, padre Giovanni Della Vecchia, è il centro di una intensa attività liturgica ed eucaristica. L'ambiente, piccolo ed estremamente confortevole, ben si addice al raccoglimento e alla preghiera. Qui infatti si celebra l'Eucarestia nei giorni feriali e si officiano le Lodi e i Vespri.

In cappella è appeso un bellissimo olio su tela raffigurante la Sacra Famiglia.

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